Una mattina d’inizio estate del 1989 Nedo Ludi capisce che il suo mondo sta finendo. L’Empoli, la sua squadra, ha ingaggiato un allenatore che pratica il calcio a zona. Per lui, che di mestiere fa lo stopper, è il preavviso di una svolta negativa. La sua impressione si rivelerà corretta: per lui, nell’Empoli che gioca a zona, non c’è posto. Così come, con l’avvento della zona, non c’è posto per tutti i calciatori incapaci di riconvertirsi al nuovo verbo. Tutti quanti darwinianamente eliminati al pari di Nedo.
Una mattina d’inizio estate del 1989 Nedo Ludi capisce che il suo mondo sta finendo. L’Empoli, la sua squadra, ha ingaggiato un allenatore che pratica il calcio a zona. Per lui, che di mestiere fa lo stopper, è il preavviso di una svolta negativa. La sua impressione si rivelerà corretta: per lui, nell’Empoli che gioca a zona, non c’è posto. Così come, con l’avvento della zona, non c’è posto per tutti i calciatori incapaci di riconvertirsi al nuovo verbo. Tutti quanti darwinianamente eliminati al pari di Nedo.
Le cose cambiano velocemente anche intorno a lui. La Toscana della piccola e media impresa comincia ad arrancare sotto la pressione della globalizzazione; il muro di Berlino crolla e il pci cambia nome; il Paese, ubriaco di modernizzazione, intravede nei mondiali di Italia 90 il passaggio decisivo verso lo status di potenza industriale globale. Gli amici si defilano, anche gli amori effimeri se ne vanno.
Ma ci sarà un modo per fermare questa mega-macchina della modernizzazione, che passa insensibile sopra la vita delle persone? Forse sì, se ci si chiama Nedo Ludi.
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Una mattina d’inizio estate del 1989 Nedo Ludi capisce che il suo mondo sta finendo. L’Empoli, la sua squadra, ha ingaggiato un allenatore che pratica il calcio a zona. Per lui, che di mestiere fa lo stopper, è il preavviso di una svolta negativa. La sua impressione si rivelerà corretta: per lui, nell’Empoli che gioca a zona, non c’è posto. Così come, con l’avvento della zona, non c’è posto per tutti i calciatori incapaci di riconvertirsi al nuovo verbo. Tutti quanti darwinianamente eliminati al pari di Nedo.
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Il mio nome è Nedo Ludi
Una mattina d’inizio estate del 1989 Nedo Ludi capisce che il suo mondo sta finendo. L’Empoli, la sua squadra, ha ingaggiato un allenatore che pratica il calcio a zona. Per lui, che di mestiere fa lo stopper, è il preavviso di una svolta negativa. La sua impressione si rivelerà corretta: per lui, nell’Empoli che gioca a zona, non c’è posto. Così come, con l’avvento della zona, non c’è posto per tutti i calciatori incapaci di riconvertirsi al nuovo verbo. Tutti quanti darwinianamente eliminati al pari di Nedo.