Ci sono quelli che prendono il mare perché è l’unico sostituto a pistola e pallottola e quelli “costretti ad andare per mare, così come sarebbero andati per la giungla pur di vivere onestamente di lavoro”. E come la giungla oscura e misteriosa, insondabile è la volontà del mare che, con febbri tropicali e scogli, nella notte marina raccoglie un tributo di vite da coloro che affrontano il suo ventre. E che vite! Vite rischiate per i propri amati, per la famiglia, per il futuro, vite vissute, fatte di perizia e cautela così come di sogni ingenui ed entusiasmo, vite piene di speranza e disperazione, variamente mescolate insieme.
Ci sono quelli che prendono il mare perché è l’unico sostituto a pistola e pallottola e quelli “costretti ad andare per mare, così come sarebbero andati per la giungla pur di vivere onestamente di lavoro”. E come la giungla oscura e misteriosa, insondabile è la volontà del mare che, con febbri tropicali e scogli, nella notte marina raccoglie un tributo di vite da coloro che affrontano il suo ventre. E che vite! Vite vibranti di passione e amore! Vite rischiate per i propri amati, per la famiglia, per il futuro, vite vissute, fatte di perizia e cautela così come di sogni ingenui ed entusiasmo, vite piene di speranza e disperazione, variamente mescolate insieme. Ne La spedizione i rivolgimenti della fortuna, come il moto perpetuo del mare, tolgono e danno, pretenderanno un prezzo altissimo da chi ha cercato di strappare all’Oceano una vita migliore ma apriranno anche la via per nuove e straordinarie occasioni di felicità vera. Tuttavia l’equilibrio tra ciò che il mare dà e ciò che il mare prende è solo un’illusione, una storia che ci piace raccontarci, vera forse per le sorti di un popolo, di una categoria, ma crudelmente inaffidabile e traditrice per chi affronta il mare ogni giorno, come l’equipaggio della barca chiamata Stella Bianca.
Domenico Rea, dopo un’infanzia libera e selvaggia nel salernitano e l’avviamento professionale, giunse alla scrittura attraverso sentieri spontanei e indiretti allo stesso tempo: rubando le Operette morali di Leopardi da un carretto, condividendo la passione vitale per la scrittura sin da giovanissimo con consiglieri ed estimatori provenienti dai contesti più svariati, dall’accademia all’ambiente ecclesiastico e a quello anarchico. Tra le sue più importanti opere, ricordiamo Ninfa Plebea – testo vincitore del Premio Strega –, Una vampata di rossore, Ritratto di maggio. Ha collaborato con Il Corriere della Sera, Il Mattino e con la Rai.
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Schiuma di mare
Ci sono quelli che prendono il mare perché è l’unico sostituto a pistola e pallottola e quelli “costretti ad andare per mare, così come sarebbero andati per la giungla pur di vivere onestamente di lavoro”. E come la giungla oscura e misteriosa, insondabile è la volontà del mare che, con febbri tropicali e scogli, nella notte marina raccoglie un tributo di vite da coloro che affrontano il suo ventre. E che vite! Vite rischiate per i propri amati, per la famiglia, per il futuro, vite vissute, fatte di perizia e cautela così come di sogni ingenui ed entusiasmo, vite piene di speranza e disperazione, variamente mescolate insieme.