Due schieramenti l’uno contro l’altro armati, i campioni dei due eserciti si affrontano in campo aperto e, come in ogni racconto epico che si rispetti, a un certo punto ci sarà anche l’intervento divino a far oscillare l’ago della bilancia. È proprio di una battaglia che si sta parlando ma combattuta fra gli scaffali della prestigiosa biblioteca di St. James tra autori classici e autori moderni per decretare il proprio primato letterario e conquistare la cima del Parnaso. Una battaglia di carta e inchiostro che ci restituisce tutta la relatività di suddividere il dibattito culturale in categorie gerarchizzate. Attraverso l’ironia di Swift possiamo cogliere il dibattito intorno al primato della classicità sulla modernità che aveva animato gli ambienti letterari e artistici.
Due schieramenti l’uno contro l’altro armati, i campioni dei due eserciti si affrontano in campo aperto e, come in ogni racconto epico che si rispetti, a un certo punto ci sarà anche l’intervento divino a far oscillare l’ago della bilancia. È proprio di una battaglia che si sta parlando ma combattuta fra gli scaffali della prestigiosa biblioteca di St. James tra autori classici e autori moderni per decretare il proprio primato letterario e conquistare la cima del Parnaso. Una battaglia di carta e inchiostro che, letta oggi come ieri, ci restituisce tutta la relatività (e anche l’insensatezza) di suddividere il dibattito culturale in categorie gerarchizzate. Attraverso l’ironia di Swift possiamo cogliere la sua critica verso il dibattito intorno al primato della classicità sulla modernità che qualche anno prima aveva animato gli ambienti letterari e artistici. Godiamoci quindi le gesta di questi eroici autori, magari immaginandoci duelli simili fra i volumi delle librerie delle nostre case.
Jonathan Swift, considerato tra i massimi esponenti della letteratura inglese, è autore di pungenti e penetranti satire, stravaganti boutades, e capolavori narrativi: uno tra tutti, i memorabili Viaggi di Gulliver. La caustica e deformante verve di Jonathan Swift non risparmia alcun ambito della vita del suo tempo: i Whigs e i Tories, lo Stato e la Chiesa, la Religione e l’Ideologia, gli Intellettuali e i Poeti, l’Amore e la Guerra.
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La battaglia dei libri
Due schieramenti l’uno contro l’altro armati, i campioni dei due eserciti si affrontano in campo aperto e, come in ogni racconto epico che si rispetti, a un certo punto ci sarà anche l’intervento divino a far oscillare l’ago della bilancia. È proprio di una battaglia che si sta parlando ma combattuta fra gli scaffali della prestigiosa biblioteca di St. James tra autori classici e autori moderni per decretare il proprio primato letterario e conquistare la cima del Parnaso. Una battaglia di carta e inchiostro che ci restituisce tutta la relatività di suddividere il dibattito culturale in categorie gerarchizzate. Attraverso l’ironia di Swift possiamo cogliere il dibattito intorno al primato della classicità sulla modernità che aveva animato gli ambienti letterari e artistici.