Il popolo irlandese vive in uno stato di indigenza: povertà e prole numerosa sembrano elementi impossibili da scindere e di grande peso per la comunità tutta. Che fare, quindi? Come porre rimedio a una situazione che sembra destinata a perpetrarsi all’infinito? Ebbene, mangiamo i bambini! Tra consigli culinari e dritte sulle modalità di allevamento, Swift ci illustra la sua proposta paradossale che rende questo componimento satirico irresistibile. Come sempre è accaduto, la satira è uno strumento nella penna dello scrittore che, attraverso il grottesco e la deformazione, fa percepire il problema come urgente e reale senza risparmiare sferzanti sentenze all’indirizzo della politica.
Il popolo irlandese vive in uno stato di indigenza: povertà e prole numerosa sembrano elementi impossibili da scindere e di grande peso per la comunità tutta. Che fare, quindi? Come porre rimedio a una situazione che sembra destinata a perpetrarsi all’infinito? Ebbene, mangiamo i bambini! Tra consigli culinari e dritte sulle modalità di allevamento, Swift ci illustra la sua proposta paradossale che rende questo componimento satirico irresistibile. Come sempre è accaduto, la satira è uno strumento nella penna dello scrittore che, attraverso il grottesco e la deformazione, fa percepire il problema come urgente e reale senza risparmiare sferzanti sentenze all’indirizzo della politica.
Testo a fronte.
Jonathan Swift, considerato tra i massimi esponenti della letteratura inglese, è autore di pungenti e penetranti satire, stravaganti boutades, e capolavori narrativi: uno tra tutti, i memorabili Viaggi di Gulliver. La caustica e deformante verve di Jonathan Swift non risparmia alcun ambito della vita del suo tempo: i Whigs e i Tories, lo Stato e la Chiesa, la Religione e l’Ideologia, gli Intellettuali e i Poeti, l’Amore e la Guerra.
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Il popolo irlandese vive in uno stato di indigenza: povertà e prole numerosa sembrano elementi impossibili da scindere e di grande peso per la comunità tutta. Che fare, quindi? Come porre rimedio a una situazione che sembra destinata a perpetrarsi all’infinito? Ebbene, mangiamo i bambini! Tra consigli culinari e dritte sulle modalità di allevamento, Swift ci illustra la sua proposta paradossale che rende questo componimento satirico irresistibile. Come sempre è accaduto, la satira è uno strumento nella penna dello scrittore che, attraverso il grottesco e la deformazione, fa percepire il problema come urgente e reale senza risparmiare sferzanti sentenze all’indirizzo della politica.