Quando il torpore attanaglia l’anima come i postumi della beatitudine dell’oppio è forse il momento di addentrarsi nei luoghi del mistero. Potrete così giungere, attraverso laghi dai vapori miasmatici, volte gotiche e cunicoli scavati nella profondità della terra, a cospetto dell’inquietudine di una sepoltura prematura in cui la vita non estinta si anima di disperazione febbrile. Lasciate che il brivido percorra le vostre ossa e il vostro cervello mentre vi ripetete che quel rumore simile a legno spezzato ve lo dovete essere immaginato, che quel sibilo che avete sentito era solo il vento, che quel battito che risuona sotto le assi del pavimento è solo il tic toc di un vecchio orologio.
Quando il torpore attanaglia l’anima come i postumi della beatitudine dell’oppio è forse il momento di addentrarsi nei luoghi del mistero. Potrete così giungere, attraverso laghi dai vapori miasmatici, volte gotiche e cunicoli scavati nella profondità della terra, a cospetto dell’inquietudine di una sepoltura prematura in cui la vita non estinta si anima di disperazione febbrile. Lasciate che il brivido percorra le vostre ossa e il vostro cervello mentre vi ripetete che quel rumore simile a legno spezzato ve lo dovete essere immaginato, che quel sibilo che avete sentito era solo il vento, che quel battito che risuona sotto le assi del pavimento è solo il tic toc di un vecchio orologio.
Edgar Allan Poe è grandi scrittori della storia degli Stati Uniti d’America. È universalmente riconosciuto come il genio del terrore, inventore del racconto poliziesco e del giallo psicologico. I suoi libri e racconti sono celebri in tutto il mondo, ed è tradotto in decine di lingue. Non fu compreso dal pubblico e dalla critica dell’epoca e visse con problemi finanziari abusando di alcolici e sostanze stupefacenti. Tra i suoi scritti più importanti ricordiamo Il gatto nero, Il pozzo e il pendolo e Ligeia. È uno scrittore ormai apprezzato da numerose generazioni che leggono i suoi libri di notte, sotto le coperte, illuminati da una torcia.
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Sepolti vivi
Quando il torpore attanaglia l’anima come i postumi della beatitudine dell’oppio è forse il momento di addentrarsi nei luoghi del mistero. Potrete così giungere, attraverso laghi dai vapori miasmatici, volte gotiche e cunicoli scavati nella profondità della terra, a cospetto dell’inquietudine di una sepoltura prematura in cui la vita non estinta si anima di disperazione febbrile. Lasciate che il brivido percorra le vostre ossa e il vostro cervello mentre vi ripetete che quel rumore simile a legno spezzato ve lo dovete essere immaginato, che quel sibilo che avete sentito era solo il vento, che quel battito che risuona sotto le assi del pavimento è solo il tic toc di un vecchio orologio.