Matria è una nuova visione di mondo, capace di opporsi allo stato nazione patriarcale. Il neologismo dell’antropologa barese Laura Marchetti si schiera contro il padre padrone, una società guerrafondaia e militare. Una parola nuova per raccontare il mondo che cambia.
In un’Italia patriarcale c’è la necessità della Matria. Di una nuova visione di mondo, capace di opporsi allo stato nazione patriarcale. Il neologismo dell’antropologa barese Laura Marchetti si schiera contro il padre padrone, una società guerrafondaia e militare. Una parola nuova per raccontare il mondo che cambia. Un’inedita prospettiva che tenta di scrollarsi di dosso un maschilismo cupo e stretto. Matria è una rivoluzione mentale, un cambio di prospettiva che pone ognuno di noi davanti alle proprie responsabilità all’interno di un ecosistema fragile. Un saggio che ribalta, capovolge, distrugge pensieri e visioni putride vecchie di un secolo. Matria è un’alba rosa, è un invito al cambiamento, è una necessità, è il futuro.
Laura Marchetti è un’antropologa, politica e attivista. È stata coordinatrice nazionale dei Verdi, membro del Comitato Politico Nazionale di Rifondazione Comunista, Sottosegretario all’Ambiente. È Professoressa di Didattica generale all’Università Mediterranea di Reggio Calabria, e insegna Didattica delle culture all’Università degli Studi di Foggia.
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Matria
Matria è una nuova visione di mondo, capace di opporsi allo stato nazione patriarcale. Il neologismo dell’antropologa barese Laura Marchetti si schiera contro il padre padrone, una società guerrafondaia e militare. Una parola nuova per raccontare il mondo che cambia.