Il 12 ottobre 1910 nasceva a Faenza il calciatore Bruno Neri, un atleta “irregolare”, colto e raffinato, che con un semplice gesto mostrò tutto il suo disprezzo per il Fascismo diventando un simbolo della Resistenza.
Il 12 ottobre 1910 nasceva a Faenza il calciatore Bruno Neri, un atleta “irregolare”, colto e raffinato, che con un semplice gesto mostrò tutto il suo disprezzo per il Fascismo diventando un simbolo della Resistenza. Ribellandosi al potere che governava a quel tempo, è diventato un “eroe” popolare, non solo per quanto fatto vedere sul campo, ma soprattutto per l’attività svolta fuori dal rettangolo di gioco. La sua militanza antifascista lo portò, una volta scoppiata la Seconda Guerra Mondiale, a decidere di imbracciare perfino le armi. Una scelta che gli costò la vita sugli Appennini tosco-emiliani. Ancora oggi Neri è ricordato da tutti come il “mediano partigiano”.
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Neri. Il mediano partigiano
Il 12 ottobre 1910 nasceva a Faenza il calciatore Bruno Neri, un atleta “irregolare”, colto e raffinato, che con un semplice gesto mostrò tutto il suo disprezzo per il Fascismo diventando un simbolo della Resistenza.