Napoli non è tra le prime 50 città più violente al mondo per numero di omicidi. Non è la prima in Europa, né tanto meno in Italia. Da dove deriva, allora, la singolarità della situazione dell’ordine pubblico a Napoli? Sicuramente da due dati: il più alto numero di clan presenti nel tessuto urbano; il numero più alto di minorenni in contatto con la criminalità degli adulti. A Napoli, nella terza città d’Italia, si può essere boss di camorra a 18 anni, si partecipa a delitti efferati tra i 15 e i 18 anni, a 14 anni si è già nel giro della droga e si è pronti per essere assoldati dai clan, a 13 anni si ha già come modello di vita il camorrista del quartiere.
Isaia Sales è tra i maggiori esperti di criminalità e studioso del mezzogiorno d’Italia. Ha pubblicato numerosi volumi tra cui Le strade della violenza, con il quale si è aggiudicato il Premio Napoli. La sua carriera politica l’ha portato a ricoprire il ruolo di sottosegretario del Ministero del Tesoro del governo Prodi; è stato anche deputato della Repubblica Italiana. Attualmente è editorialista de la Repubblica e insegna all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.