Cosa significa davvero andare in guerra? Chi sono i soldati una volta finito il conflitto? Oggi, conosciamo veramente la Seconda Guerra Mondiale?
Lee Sandlin indaga sulla memoria superficiale e racconta da un altro, insolito, punto di vista gli oltre cinquantaquattro milioni di morti. La guerra dalla prospettiva dei soldati, le battaglie descritte non come vorrebbero i vincitori.
Che forma ha la memoria? è possibile conservare un ricordo comune degli orrori della guerra? I media occidentali: il cinema, la TV, la letteratura, hanno raccontato con onestà la Seconda Guerra Mondiale?
Partendo da una tigre di porcellana, comprata da suo padre pilota di caccia in Corea, Lee Sandlin rileva le verità inconfessabili della guerra, i pensieri censurati dei reduci e dei veterani. Un viaggio dalle cittadine di campagna nel cuore dell’America, fino alla Berlino trasfigurata dall’architettura nazista. Soldati, paure, uniformi diverse, dimenticati dalla storia ufficiale, messi da parte da un racconto da sussidiario di scuola elementare.
è possibile per un moderno figlio della pace capire veramente la guerra? Una guerra dove date e nomi di battaglie non sono il cuore del racconto?
Questa non è la “nostra” versione dei fatti.
Oblivion è sempre stato il guardiano più affidabile di file classificati
La guerra termina nel momento in cui la pace vince definitivamente. Non quando gli articoli di resa sono firmati o l'ultimo colpo viene sparato, ma quando l'ultimo grido di una battaglia sul marciapiede svanisce, quando la generazione successiva inizia a chiedersi se sia mai successo davvero tutto questo.
#MEMORIA #WWII #SOLDATI #GUERRA
Lee Sandlin ha scritto per il Wall Street Journal e il Chicago Reader. I suoi scritti sulla guerra sono stati condivisi e sostenuti sia dai pacifisti che dagli interventisti. Autore di diversi libri, è stato un pluripremiato saggista e critico letterario.
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Perdere la guerra
Cosa significa davvero andare in guerra? Chi sono i soldati una volta finito il conflitto? Oggi, conosciamo veramente la Seconda Guerra Mondiale?
Lee Sandlin indaga sulla memoria superficiale e racconta da un altro, insolito, punto di vista gli oltre cinquantaquattro milioni di morti. La guerra dalla prospettiva dei soldati, le battaglie descritte non come vorrebbero i vincitori.