Da questo affresco familiare, Piera Ventre comincia il racconto di due gemelle, due bambine che giocano a specchiarsi l’una con l’altra, che fuggono dall’odore dello zucchero per rifugiarsi in uno stagno, fra le rane. La storia che porta a una sparizione, un terribile dramma sul finire dell’estate.
Anni Cinquanta. Estate. Lora ed Enni si trasferiscono con la madre in una piccola casa in affitto, nei pressi di uno zuccherificio. Il padre le ha abbandonate, ma non si deve sapere. Per tutti, è morto. Da questo affresco familiare, Piera Ventre comincia il racconto di due gemelle, due bambine che giocano a specchiarsi l’una con l’altra, che fuggono dall’odore dello zucchero per rifugiarsi in uno stagno, fra le rane. La storia che porta a una sparizione, un terribile dramma sul finire dell’estate. Questo romanzo è un gioco di contrasti, dove l’odore dello zucchero diventa nauseabondo e il legame fra due gemelle inquieto. Un mondo disvelato agli occhi innocenti dell’infanzia.
Piera Ventre è una scrittrice napoletana. è laureata in logopedia ed è specializzata come assistente alla comunicazione. Collabora con le scuole di Livorno, dove vive dal 1987. Ha pubblicato diversi libri che hanno incontrato il plauso della critica. Palazzokimbo è stato finalista al Premio Neri Pozza e ha vinto il premio Pavoncella. Sette opere di misericordia è stato selezionato per il Premio Strega e ha vinto il Premio Procida. Le stanze del tempo è stato finalista al Premio Settembrini e al Premio Letterario Chianti.
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Zucchero
Da questo affresco familiare, Piera Ventre comincia il racconto di due gemelle, due bambine che giocano a specchiarsi l’una con l’altra, che fuggono dall’odore dello zucchero per rifugiarsi in uno stagno, fra le rane. La storia che porta a una sparizione, un terribile dramma sul finire dell’estate.